giovedì 8 ottobre 2009

IL MESTIERE DELL’AUDITOR
Art.02 – Il riconoscimento e la valenza dei Sistemi di gestione
Per dare enfasi a questo argomento che senza dubbio riveste un importanza strategica nel sistema certificativo ho ritenuto opportuno fare una piccola ricerca in merito.
Ve la propongo di seguito anticipandovi che trattasi di argomenti abbastanza tecnici e pertanto passibili di noiosità, ma vi prometto che ci rifaremo con i prossimi articoli nei quali entreremo appieno nello scopo della nostra rubrica e cioè le esperienze più disparate di audit.
La certificazione attesta che un prodotto, un processo o un servizio è conforme ad una specifica norma o ad un documento normativo. Infatti, in seguito alla avvenuta certificazione viene rilasciato un certificato e normalmente anche un diritto d'uso di un marchio.
Esistono diversi tipi di certificazione: la certificazione di prodotto o servizio, la certificazione del personale, la certificazione di sistema di gestione per qualità, ambiente,sicurezza, ecc.
La certificazione di prodotti e servizi viene attuata per mezzo di un organismo di certificazione che verifica la conformità del prodotto/servizio e per mezzo di un laboratorio, che effettua le prove di conformità.
La certificazione del personale viene attuata da organismi di certificazione che verificano la presenza delle caratteristiche (scolarità, esperienza, partecipazione a corsi specifici) del personale impiegato in particolari attività: auditor di sistemi di gestione per la qualità, addetti all'esecuzione di prove non distruttive, ispettori di saldatura.
La certificazione dei sistemi di gestione per la qualità, ambiente, sicurezza, ecc. viene attuata da organismi di certificazione che verificano la sussistenza delle caratteristiche del sistema dell'azienda, applicando uno schema di certificazione adatto al settore produttivo considerato.
In Italia esistono molteplici organismi di certificazione; buona parte di essi sono accreditati da un Ente (Sincert/Accredia) che ha la responsabilità di vigilare che i requisiti di professionalità e competenza specificati dalle norme tecniche di riferimento siano soddisfatti.
Ovviamente il valore di un certificato di conformità è certamente dato dalla serietà dell'organismo di parte terza che l'ha rilasciato, e a questo proposito gli organismi di accreditamento svolgono la loro fondamentale funzione di "autorizzazione" e vigilanza continua. Il valore della "certificazione accreditata" è un concetto con il quale il consumatore sta familiarizzando, grazie anche all'impegno in termini di sensibilizzazione e informazione degli enti e delle istituzioni competenti.
Ciò che forse tuttora non tutti conoscono è che, a ulteriore garanzia del sistema, vigono precisi accordi di mutuo riconoscimento tra gli enti di accreditamento nazionali. Questi accordi presuppongono una "sorveglianza reciproca" tra enti di accreditamento, in modo da creare quel clima di fiducia e uniformità di comportamenti necessario per il mutuo riconoscimento dei certificati. Un problema, quest'ultimo, di fondamentale importanza, nello scenario di crescente internazionalizzazione dei mercati.
Le strutture di accreditamento italiane (SIT-IMGC, SIT-IENGF, SIT-INMRI, SINAL E SINCERT, ora ACCREDIA) sono membri di EA, ILAC e IAF (per le attività di rispettiva competenza) e firmatari dei rispettivi Accordi di Mutuo Riconoscimento (MLA-Multi Lateral Agreement). Ciò garantisce il riconoscimento delle valutazioni e attestazioni di conformità accreditate da dette strutture (certificati di taratura, rapporti di prova, rapporti di ispezione, certificazioni di sistemi, prodotti e personale) sul mercato europeo e mondiale. Parallelamente, in Italia un certificato emesso da un organismo accreditato da qualsiasi organismo di accreditamento firmatario del MLA è valido quanto uno emesso dal competente Ente di accreditamento nazionale.
Gli Enti di Accreditamento membri di EA (e IAF) possono entrare a far parte degli Accordi di Mutuo Riconoscimento (MLA) solo dopo essere stati sottoposti, con esito positivo, ad una approfondita valutazione (Peer Assessment) da parte un Gruppo di Verifica Ispettiva composto da Valutatori designati da appositi Organi collegiali (i cosiddetti Comitati MLA) e scelti fra esperti inscritti in appositi elenchi ed espressi dagli stessi membri di EA (o IAF). Tale valutazione ha lo scopo di accertare che l’Organismo ispezionato operi in piena conformità alle prescrizioni delle Norme Europee (internazionali) e apposite Guide EA (IAF) applicabili. Si noti che, nel corso di tali verifiche, particolare attenzione viene rivolta all’azione di sorveglianza svolta dall’Ente valutato nei confronti dei Soggetti accreditati, in termini di accertamento del continuo rispetto delle regole, mantenimento e miglioramento della competenza e rispetto dei principi di etica professionale. La partecipazione agli Accordi MLA garantisce pertanto la competenza ed il rigore procedurale dell’Ente firmatario, nonché l’uniformità del suo modo di operare rispetto a quello degli altri Enti firmatari.
Le attestazioni di conformità (quali certificazioni di prodotti o sistemi di gestione aziendali) rilasciate da Soggetti accreditati da Enti di Accreditamento che non sono firmatari degli Accordi MLA (non essendo membri di EA e IAF e non essendosi sottoposti, con esito positivo, alle valutazioni di cui sopra), non offrono le necessarie garanzie di valore e credibilità. In tal caso, infatti, non sussiste alcuna “prova” oggettiva della competenza e serietà professionale del “sedicente” Ente di Accreditamento, che può esistere ma non è oggettivamente dimostrabile, in quanto detto Ente non è stato valutato in tal senso, nonché di quelle degli Organismi “accreditati”, che pure possono sussistere, ma che non sono dimostrabili, in quanto non vi è garanzia del loro avvenuto accertamento, sulla base di criteri univoci, accettati e condivisi in ambito internazionale.
L'imprenditore o il consumatore consapevole deve dunque sempre verificare che un determinato certificato sia stato rilasciato da un organismo accreditato da un ente firmatario degli accordi MLA. Solo in questo modo avrà la certezza che il certificato abbia un valore non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.

Lo stesso concetto, anche se non sufficientemente enfatizzato nella suddetta ricerca, deve essere applicato anche agli auditor che saranno gli attori principali della nostra rubrica.
Un auditor certificato da un organismo accreditato e facente parte dell’MLA è senza dubbio una figura che ha maggiore valenza in termini di riconoscimento nella piramide dei sistemi di certificazione, questo comunque non presuppone che un auditor certificato sia meglio performante di un altro che non lo è.
Come potete facilmente intuire, il processo di audit è frutto di tantissime variabili che vanno ad influire sul suo buon esito; parlo di competenza dell’auditor, prima di tutto, di approccio, di comunicazione, di curiosità, di apertura mentale, di capacità di sintesi e di analisi, di trasparenza, di serietà e professionalità, ecc., ecc.
Nel prossimo articolo incominceremo finalmente a parlare delle esperienze di audit.

1 commento:

  1. Interessante blog e argomentazione...mi piacerebbe sapere di più sul come diventare Auditor..conosco la realtà dei sistemi certificazioni e mi piacerebbe prendere la Sua strada...

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